25feb2014

Le correnti elettriche endorali

La classica pila che tutti utilizziamo continuamente, è un sistema elettrico costituito da due metalli diversi accoppiati elettricamente e immersi in una soluzione acquosa contenente dei sali.

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Tra i due metalli che vengono utilizzati, quello meno nobile inizia a corrodersi e si genera così una corrente elettrica verso il metallo più nobile. Il metallo meno nobile si comporterà da anodo mentre l'altr si comporterà da catodo; il flusso di corrente si sposterà dall'anodo verso il catodo e l'anodosi corroderà il metallo rilasciando sali di corrosione in forma ionica.
Nella bocca di un paziente possono essere presenti otturazioni in amalgama costituite da rame, zinco, ferro e mercurio, impianti in titanio, perni in oro e corone in metallo-ceramica, fino a vecchie corone in oro. Questi metalli a contatto con la saliva formano i primi componenti di una vera e propria pila elettrica. I sali di sodio e di potassio contenuti nella saliva formano la seconda condizione necessaria alla comparsa di correnti elettriche. Se, oltre alle otturazioni con amalgami, un paziente ha in bocca denti d’oro o protesi metalliche in lega di nichel-cromo, questi potenziali aumentano ancora in modo considerevole e sono accompagnati da potenti movimenti ionici. All’interno della bocca incominciano a spostarsi piccole particelle metalliche che in seguito, attraverso il sangue, vanno a depositarsi in altre zone della bocca ed in altri organi del corpo.
Ogni lega metallica che costituisce i nostri manufatti protesici potrà reagire da catodo o da anno in funzione alle caratteristiche delle altre leghe metalliche che sono presenti all'interno della bocca. Ad esempio, se all’interno della bocca di un paziente sono presenti un'otturazione in amalgama, una corona in metallo non nobile e una corona in oro (metallo nobile), l'amalgama funzionerà da anodo rispetto agli altri due; se invece non ci fosse l'amalgama, la lega non nobile funzionerebbe da anodo rispetto alla lega nobile. Quindi ogni volta che andiamo ad eliminare un metallo dalla bocca di un paziente, le correnti saranno ridistribuita sui metalli ancora presenti nel cavo orale. Solo in presenza di un unico metallo, le correnti endorali non si sviluppano.
Queste le conseguenze, quando all’interno della bocca si sviluppano le corrente endorali:
- deterioramento meccanico della struttura del restauro
- rilascio di prodotti di corrosione nella saliva
- alterazione di campi elettrici delle cellule delle mucose coinvolte dal fenomenno elettrico

Nella realtà clinica sono molte le variabili che influiscono sulla sviluppo di correnti endorali e non sempre sono tutte codificabili. Inoltre sono numerosi i materiali utilizzati in odontoiatria e svariati gli abbinamenti che si possono verificare.
Per limitare il più possibile la possibilità di formazione delle correnti endorali intra orali, è necessario evitare abbinamenti di metalli diversi, e, ove non siano già presenti metalli, utilizzare riabilitazioni protesiche senza metallo.

Le correnti elettriche endorali possono essere rilevate utilizzando strumenti elettronici con alta sensibilità sviluppati per questo specifico compito.
La misura delle correnti si esegue mediante l’utilizzo di due elettrodi: messi a contatto con dente e mucosa (misurazione singola), oppure a contatto con i due elementi metallici diversi.
Gli effetti delle correnti di corrosione all'interno del cavo orale sono ancor oggi oggetto di ricerca e non vi è un consenso scientifico circa il loro impatto sull’organismo. E’ altresì assolutamente oggettiva la corrosione dell'elemento metallico meno nobile, condizione che comporta sia il degrado della struttura di provenienza, sia il rilascio di prodotti di corrosione sotto forma di sali ionici e particolato.
Le sostanze corrose possono essere presenti nella saliva oppure migrare progressivamente nei tessuti. In questo caso si ha la formazione di un cosidetto tatuaggio, espressione visiva di una metallosi diffusa che coinvolge il tessuto in tutto il suo spessore e non solo a livello superficiale. Gli effetti sul tessuto possono essere di tipo locale, con azione citotossica sugli elementi cellulari oppure può esserci il coinvolgimento del sistema immunitario e quindi una reazione immunologica sia locale sia sistemica.
L'azione diretta della corrente elettrica sui tessuti e sulle cellule è meno conosciuta e difficile da identificare. Esistono evidenze che alcuni tipi di lesioni siano in stretta correlazione con la presenza di correnti elettriche elevate, anche quando è invece negativa la risposta allergica al metallo coinvolto. In svariate ricerche si sono constatate lesioni della mucosa nella zona di contatto con restauri metallici caratterizzati da correnti elettriche elevate. Ove sono state scartate irritazioni provocate da restauri incongrui, protesi con asperità o ruvidità ed elementi dentali rotti o taglienti, sono stati riscontrati effetti elettrogalvanici. Nella maggior parte dei casi l'eliminazione del restauro metallico ha permesso la regressione spontanea della lesione.

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